Rilievi tridimensionali

Effettuiamo rilievi in ambito dei beni culturali, archeologico ed industriale sia con un Laser scanner terrestre (TLS), sia con un sistema APR (aeromobile a pilotaggio remoto).

Il primo, un RIEGL 420 Zi con gittata laser fino a 800 metri permette di acquisire nuvole di punti opportunamente georiferite; la camera calibrata, montata in testa allo strumento, permette di assegnare ai punti suddetti il colore reale. La battuta di rilievo mediante tale strumento avviene spostando lo scanner ed il relativo treppiede intorno al manufatto da indagare; le scansioni una volta acquisite vengono registrate le une con le altre in modo da avere un unico dataset da elaborare successivamente.

Il velivolo a pilotaggio remoto viene, invece, utilizzato per acquisire fotogrammi di zone difficilmente ispezionabili mediante il laser scanner, come le coperture o particolare anfratti fruibili solo dall’alto. Il drone in questione è un Inspire 1 dotato di fotocamera da 20 Mpx. Il processo fotogrammetrico associato all’utilizzo di tale tecnologia permette di avere una nuvola densa colorata da allineare a quella proveniente dal laser.

Dai dati suddetti è possibile estrapolare mesh (superfici 3D a colori), ortofoto (foto rettificate, misurabili e georiferite) ed elaborati vettoriali quali viste dall’alto, prospetti e piante in modo da avere sia elaborati di tipo quantitativo sia di tipo qualitativo.

Utilizziamo, altresì, uno scanner 3D portatile, ZEB1, di ridotte dimensioni che permette di acquisire una grande mole di punti camminando lungo un percorso ad anello all’interno dell’edificio. Lo strumento è dotato di una testina laser rotante capace di catturare circa 300000 pt/sec. Le nuvole di punti ottenute possono essere in seguito allineate a quelle provenienti da altre tecniche (scansione laser o fotogrammetria).

Grazie a questi dati è possibile pervenire alla rappresentazione 2D di piante e sezioni del manufatto indagato.

Ispezioni

Stato di conservazione dei solai

Lo scopo di questa indagine è verificare lo stato di conservazione dell’intradosso dei solai con riferimento alle seguenti cause di degrado:
– infiltrazioni d’acqua;
– distacchi di intonaci;
– corrosione nelle barre di armatura;
– sfondellamento delle pignatte (con il termine sfondellamento si intende il distacco e la successiva caduta della parte inferiore delle pignatte in laterizio costituenti i solai laterocemento).

Viene utilizzato un approccio diagnostico combinato, utilizzando le seguenti metodologie:
– indagine termografica;
– mappature del potenziale elettrico;
– metodo dell’auscultazione, tramite battitura manuale
– misure vibrazionali.

I rilievi vengono effettuati in conformità alle indicazioni fornite nel Capitolato Tecnico allegato al Decreto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (prot. n. 000933 del 10-12-2015).

Controsoffitti ed elementi ancorati a solai e/o controsoffitti

Lo scopo di questa indagine è effettuare una accurata ispezione visiva dei controsoffitti, delle strutture e della superficie di ancoraggio, utilizzando o gli appositi vani di ispezione (se presenti) o smontando piccole porzioni di controsoffitto.

Nello specifico sia per il sistema di pendinatura che per la pannellatura si verifica:
– l’idoneità della tipologia;
– la conformità dell’installazione;
– lo stato di manutenzione.

I rilievi vengono effettuati in conformità alle indicazioni fornite nel Capitolato Tecnico allegato al Decreto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (prot. n. 000933 del 10-12-2015).

Opere d'arte stradali

Lo scopo di questa indagine è verificare lo strato di conservazioni delle opere d’arte stradale quali ad esempio pile, pulvini, travi in cemento armato precompresso a cavi post tesi o pretesi, con riferimento ai quadri fessurativi, ai nidi di ghiaia, alla corrosione delle armature lente ed alle guaine di protezione dei cavi di precompressione.

Monitoraggi

Statici e dinamici

I sistemi di monitoraggio statici e dinamici, con trasferimento dei dati in continuo, servono ad inviare le accelerazioni e gli spostamenti che subisce una struttura (fabbricati, viadotti, silos, ecc.) derivanti da forzanti antropiche (ad esempio traffico, ecc.) e naturali (ad esempio vento, ecc.) e sono composti da trasduttori lineari di spostamento e servo-accelerometri sismici mono, bi e/o tri-assiali, con caratteristiche tecniche opportunamente tarate in funzione delle specifiche progettuali. Possono essere solidarizzati ad ogni livello delle strutture. I segnali analogici, provenienti da tutti gli strumenti di misura installati, sono acquisiti e digitalizzati tramite una centralina di acquisizione caratterizzata da un numero idoneo di canali e fornita di CPU e un modem per linea telefonica di tipo ISDN o GSM. Al fine di garantire il collegamento dati in ogni condizione, il sistema di acquisizione può essere collegato a pannelli solari tramite dei gruppi di continuità.

Quadri fessurativi

Il monitoraggio dei quadri fessurativi serve a valutare la variazione nel tempo dell’apertura delle fessure in modo da determinare l’evoluzione del fenomeno e prevenire condizioni di pericolo. Le letture discrete vengono effettuate tramite un deformometro millesimale digitale ad intervalli di tempo predefiniti. Viene altresì monitorata la temperatura ambiente.

Prove di carico statico

Solai

La prova si esegue per analizzare la corrispondenza tra comportamento teorico e sperimentale dell’elemento per effetto dei carichi di esercizio. Il solaio viene caricato tramite serbatoi in gomma riempiti di acqua. Gli abbassamenti sono registrati tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento o livellazione ottica di precisione.

Sbalzi, scale e travi

Gli elementi vengono caricati tramite serbatoi riempiti di acqua o martinetti oleodinamici o materiale presente in cantiere di peso noto. Gli abbassamenti sono registrati tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento. L’ applicazione di estensimetri rende possibile valutare la deformazione del materiale.

Capriate

Il carico viene applicato ai nodi utilizzando materiale di peso noto. Gli abbassamenti sono registrati tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento. L’applicazione di estensimetri rende possibile valutare la deformazione del materiale. Gli spostamenti nodali e le deformazioni devono essere confrontati con quelli di calcolo.

Impalcati da ponte

Lo scopo della prova è analizzare la corrispondenza tra comportamento teorico e sperimentale dell’elemento per effetto dei carichi di esercizio. Il carico viene applicato tramite autocarri di peso noto. Gli abbassamenti sono registrati tramite livellazione ottica di precisione o comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento.

Pali di fondazione

La prova può essere eseguita o in fase di progetto, su un palo pilota o in corso d’opera, come prova di verifica. La prova su palo pilota determina la resistenza sperimentale del complesso palo-terreno, si esegue su un palo appositamente realizzato e viene spinta fino alla rottura convenzionale. La prova in corso d’opera verifica la corretta esecuzione ed il comportamento sotto i carichi di progetto. Viene spinta fino a 1,5 volte l’azione di progetto utilizzata per le verifiche allo SLE. Il carico viene trasmesso tramite martinetti oleodinamici vincolati ad una zavorra o ad una trave. L’abbassamento della testa del palo è registrato tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento.

Paratie

L’indagine permette di verificare la corretta esecuzione ed il comportamento sotto i carichi di progetto. Il carico viene trasmesso tramite martinetti oleodinamici. La traslazione e la rotazione della testa del palo sono registrate tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento e livellazione ottica di precisione.

Piastra

La prova si esegue caricando, per incrementi predefiniti e regolari, una piastra rigida e misurando il cedimento corrispondente ad ogni steep di carico, al fine di determinare il modulo di deformazione Md, che è una misura convenzionale della capacità portante dello strato in esame. La prova permette, eseguendo un secondo ciclo di carico, di determinare il grado di costipamento Md/M’d. Per l’esecuzione della prova è necessario un contrasto che può essere realizzato tramite l’asse posteriore di un autocarro, di un rullo compattatore, di una macchina escavatrice o di qualsiasi altro mezzo similare sul cui asse posteriore gravi un carico almeno doppio di quello massimo di prova.

Misure vibrazionali

Calcolo del tiro delle catene reggispinta

Lo sforzo assiale nelle catene reggispinta viene determinato attraverso l’utilizzo di servo-accelerometri sismici. L’analisi spettrale, delle “time history” delle accelerazioni registrate, permette di individuare le frequenze di vibrazione sperimentali. La catena viene modellata come una trave tenso-inflessa, di geometria e massa note, dotata di incastri elastici ad entrambe le estremità.

Solai, volte e impalcati da ponte

L’analisi dei segnali accelerometrici, registrati nel corso della prova tramite l’utilizzo di servo-accelerometri sismici, permette di identificare sperimentalmente le frequenze di vibrazione. La prova oltre a validare/tarare modelli agli elementi finiti si presta, se effettuata prima e dopo, a valutare l’eventuale danno prodotto da un evento sismico o l’efficacia di una tecnica riabilitativa. La prova può essere utilmente utilizzata anche in sede di collaudo.

Edifici

Scopo della prova è determinare sperimentalmente le frequenze di vibrazione attraverso l’analisi spettrale delle “time history” delle accelerazioni registrate da servo-accelerometri sismici. La prova oltre a validare/tarare modelli agli elementi finiti si presta, se effettuata prima e dopo, a valutare l’eventuale danno prodotto da un evento sismico o l’efficacia di una tecnica riabilitativa. La prova può essere utilmente utilizzata anche in sede di collaudo.

Vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo

Lo scopo del monitoraggio è valutare se gli effetti indotti sui manufatti da diverse sorgenti vibrazionali possono costituire una fonte di disturbo, secondo i limiti proposti dalla normativa, con riferimento al benessere fisiologico delle persone esposte. Il monitoraggio è stato condotto in ottemperanza alla norma UNI 9914 – Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo.

Effetti delle vibrazioni sugli edifici

Lo scopo di questo monitoraggio è valutare la pericolosità degli effetti indotti sui manufatti da diverse sorgenti vibrazionali, secondo i limiti proposti dalla normativa, con riferimento alla risposta strutturale ed all’integrità architettonica. Il monitoraggio viene condotto secondo alla norma UNI 9916 – Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici. Gli effetti sono valutati in base ai limiti della norma SN 640312 – Effet des ébranlements sur les constructions, specifica per le vibrazioni provocate nelle costruzioni dallo scoppio di mine, dalle attività di macchine di cantiere e dal traffico su strada e ferroviario.

Cemento armato

Estrazione di carote e prova di rottura a compressione

L’estrazione della carota è effettuata tramite carotatrice elettrica a corona diamantata, privilegiando le parti strutturali meno sollecitate. Preliminarmente, si esegue un’indagine pacometrica per determinare la posizione delle barre di armatura. La resistenza della carota estratta è determinata tramite prova di rottura a compressione centrata.

Misura della profondità di carbonatazione

La profondità di carbonatazione del calcestruzzo è determinata tramite l’utilizzo di una soluzione idroalcolica di fenolftaleina. La carbonatazione determina l’annullamento della passivazione del calcestruzzo e quindi la possibile corrosione delle barre di armatura.

Sclerometrica

La resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito è valutata a partire dalla durezza superficiale tramite la lettura dell’indice di rimbalzo dello sclerometro.

Ultrasonica

La prova determina la resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito a partire dalla velocità di propagazione dell’onda ultrasonica longitudinale. La prova, tramite l’utilizzo di sonde di profondità, si presta anche alla determinazione della profondità delle fessure.

Correlazioni SonReb

Il metodo SonReb (sonic + rebound) correla i risultati delle prove ultrasoniche e sclerometriche.
L’indice di rimbalzo diminuisce all’aumentare del contenuto di umidità ed aumenta con l’età del conglomerato, viceversa, la velocità ultrasonica aumenta con il contenuto di umidità e diminuisce con l’età del calcestruzzo. L’uso delle due metodologie in maniera combinata permette di compensare gli errori inevitabilmente commessi all’impiego separato. La letteratura scientifica fornisce molteplici valori dei coefficienti di correlazione.

Pull-out

Lo scopo della prova è determinare la resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito. La resistenza viene valutata mediante la misurazione della forza necessaria all’estrazione di un inserto metallico. L’estrazione è effettuata tramite un martinetto oleodinamico forato. La forza è rilevata tramite un manometro a memoria di picco.

Penetrometrica con sonda Windsor

La resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito viene valutata a partire dalla lunghezza di infissione di una sonda. La sonda viene sparata tramite una pistola con carica a molla e la lunghezza viene misurata tramite un nonio.

Misura della porosità del calcestruzzo

La porosità del calcestruzzo in sito è misurata mediante il metodo di Figg, ossia misurando il tempo necessario affinché una depressione praticata all’interno di un foro eseguito nel calcestruzzo, decresca di una quantità predeterminata. La porosità del calcestruzzo è una delle cause di innesco e propagazione della corrosione delle barre di armature.

Misura della resistività elettrica del calcestruzzo

La resistività (ossia la resistenza al passaggio di corrente elettrica) del calcestruzzo in sito viene misurata mediante un resistivimetro ed è inversamente proporzionale alla velocità di corrosione delle barre di armatura.

Indagine pacometrica

La prova si esegue inducendo, tramite il pacometro, un campo elettromagnetico e rilevando la distorsione nelle linee di forza provocata dalla presenza delle barre di armatura. Con l’indagine pacometrica si determina la posizione e i diametri delle barre di armatura e la profondità del copriferro.

Mappatura del potenziale elettrico delle barre di armatura

Il potenziale elettrico viene determinato mediante un millivoltmetro digitale. Il valore del potenziale è correlabile al livello di corrosione delle barre di armatura.

Muratura

Martinetto piatto singolo

Il test determina la tensione in sito per effetto dei carichi presenti al momento della prova. Il carico viene trasmesso tramite un martinetto piatto e le deformazioni sono registrate tramite un deformometro millesimale.

Martinetto piatto doppio

Lo scopo della prova è quello di determinare il modulo di elasticità secante e la tensione di rottura in sito. Il carico viene trasmesso tramite due martinetti piatti e le deformazioni sono registrate tramite un deformometro millesimale o trasduttori lineari di spostamento.

Sonica

La consistenza della muratura viene valutata attraverso la rilevazione delle velocità dei segnali sonici indotti per trasparenza sul pannello murario. Per ottenere un campione di dati statisticamente significativo, vengono generati impulsi sonici in corrispondenza dei punti di una griglia. La prova si presta ad individuare murature a sacco e/o presenza di diatoni.

Ultrasonica con sonde di profondità

Attraverso la rilevazione delle velocità dei segnali ultrasonici indotti all’interno del pannello murario si individua la consistenza della muratura in specifici punti.

Endoscopia

Con l’indagine endoscopica è possibile ispezionare, in modo puntuale, parti della struttura altrimenti inaccessibili. La strumentazione consente di effettuare rilievi fotografici e/o filmati di cavità, murature a sacco, intercapedini tra i paramenti, etc.

Termografia

La termografia infrarossa è una tecnica di misura non invasiva, per immagini, della temperatura superficiale. La tecnica si presta a rilevare l’umidità, ad identificare gli elementi architettonici nascosti, ad individuare i distacchi negli intonaci, a caratterizzare il materiale dell’edificio e la presenza di difetti o danneggiamenti.

Taglio sui giunti di malta

La prova consiste nell’isolare un mattone o una pietra costituente il pannello murario estraendo i due elementi ad esso adiacenti. In uno dei due vuoti viene inserito un piccolo martinetto che spinge orizzontalmente il blocco in prova fino a provocare la rottura del giunto di malta, mentre nell’altro vuoto viene collocato un comparatore centesimale per monitorare lo scorrimento orizzontale. La prova fornisce la valutazione della tensione tangenziale limite in funzione della tensione normale agente al momento della prova.

Penetrometrica con sonda Windsor

La resistenza alla compressione della malta in sito viene specificata a partire dalla lunghezza di infissione di una sonda. La sonda viene sparata tramite una pistola con carica a molla e la lunghezza viene misurata tramite un nonio.

Malta: analisi chimiche

Si eseguono analisi della concentrazione di solfati solubili in acido con metodo gravimetrico e analisi del contenuto di cloruro solubile in acqua.

Malta: analisi minerologico - petrografiche in MOLP

L’osservazione al microscopio ottico consente l’individuazione delle principali caratteristiche tessiturali e composizionali delle malte. In particolare questo studio permette di determinare:

  • la composizione mineralogico-petrografica dell’aggregato;
  • la granulometria e la forma dell’aggregato;
  • la distribuzione all’interno del legante e l’orientazione dei grani dell’aggregato;
  • la quantità e la tipologia della porosità;
  • il rapporto aggregato/legante.

Legno

Rilievo dei difetti e delle zone degrado

Classificazione in base alle caratteristiche di resistenza

Classificazione in base alla classe di rischio di attacco biologico

Prova resistografica

Scopo della prova è la valutazione qualitativa del degrado di elementi lignei, tramite l’analisi della resistenza opposta alla roto-perforazione di un ago. L’attrezzatura di prova restituisce dei profili resistografici rappresentativi dell’andamento densimetrico del materiale.

Pali di fondazione (PnD)

Ecometrica

La prova consiste nel registrare ed interpretare la propagazione di onde elastiche di compressione, generate a seguito di una eccitazione meccanica, di modesta entità. L’onda di compressione, che nasce a seguito dell’urto di un martello, si propaga verso il basso all’interno del palo e, in assenza di discontinuità, raggiunta la punta viene riflessa e ritorna in testa, dove è captata da un sensore. Il sensore è collegato alla centralina di acquisizione attraverso la quale vengono memorizzati e visualizzati i diagrammi velocità-tempo (riflessogramma). La presenza di variazioni delle dimensioni geometriche e/o delle caratteristiche meccaniche comportano una variazione dell’impedenza meccanica con conseguente parziale riflessione delle onde elastiche.

Cross-hole

Il metodo consiste nel misurare la velocità ultrasonica, parametro correlabile all’omogeneità ed al modulo di elasticità del calcestruzzo. Con tale tecnica di prova si effettuano misure ultrasoniche tra coppie di punti discreti, posti in orizzontale e disposti, con passo costante, lungo tutta la lunghezza del palo. L’apparecchiatura è costituita da due sonde, una trasmittente ed una ricevente, che si spostano all’interno dell’elemento strutturale in tubazioni preinstallati in fase di esecuzione. La restituzione dei dati è rappresentata dalla diagrafia. La presenza di fratture, vuoti, nidi di ghiaia, inclusioni di terreno, variazioni nette di qualità del calcestruzzo, ecc., sono evidenziate da una riduzione della velocità tra l’impulso trasmesso e il segnale ricevuto rispetto a quello registrato in condizioni di integrità del materiale.

Gli strumenti di misura sono tarati con sistema e cadenza conforme al manuale di gestione della qualità.

Le prove vengono eseguite, normalmente, in conformità alle normative di riferimento nazionali o internazionali.

Rilievi tridimensionali

Effettuiamo rilievi in ambito dei beni culturali, archeologico ed industriale sia con un Laser scanner terrestre (TLS), sia con un sistema APR (aeromobile a pilotaggio remoto).

Il primo, un RIEGL 420 Zi con gittata laser fino a 800 metri permette di acquisire nuvole di punti opportunamente georiferite; la camera calibrata, montata in testa allo strumento, permette di assegnare ai punti suddetti il colore reale. La battuta di rilievo mediante tale strumento avviene spostando lo scanner ed il relativo treppiede intorno al manufatto da indagare; le scansioni una volta acquisite vengono registrate le une con le altre in modo da avere un unico dataset da elaborare successivamente.

Il velivolo a pilotaggio remoto viene, invece, utilizzato per acquisire fotogrammi di zone difficilmente ispezionabili mediante il laser scanner, come le coperture o particolare anfratti fruibili solo dall’alto. Il drone in questione è un Inspire 1 dotato di fotocamera da 20 Mpx. Il processo fotogrammetrico associato all’utilizzo di tale tecnologia permette di avere una nuvola densa colorata da allineare a quella proveniente dal laser.

Dai dati suddetti è possibile estrapolare mesh (superfici 3D a colori), ortofoto (foto rettificate, misurabili e georiferite) ed elaborati vettoriali quali viste dall’alto, prospetti e piante in modo da avere sia elaborati di tipo quantitativo sia di tipo qualitativo.

Utilizziamo, altresì, uno scanner 3D portatile, ZEB1, di ridotte dimensioni che permette di acquisire una grande mole di punti camminando lungo un percorso ad anello all’interno dell’edificio. Lo strumento è dotato di una testina laser rotante capace di catturare circa 300000 pt/sec. Le nuvole di punti ottenute possono essere in seguito allineate a quelle provenienti da altre tecniche (scansione laser o fotogrammetria).

Grazie a questi dati è possibile pervenire alla rappresentazione 2D di piante e sezioni del manufatto indagato.

Ispezioni

Stato di conservazione dei solai

Lo scopo di questa indagine è verificare lo stato di conservazione dell’intradosso dei solai con riferimento alle seguenti cause di degrado:
– infiltrazioni d’acqua;
– distacchi di intonaci;
– corrosione nelle barre di armatura;
– sfondellamento delle pignatte (con il termine sfondellamento si intende il distacco e la successiva caduta della parte inferiore delle pignatte in laterizio costituenti i solai laterocemento).

Viene utilizzato un approccio diagnostico combinato, utilizzando le seguenti metodologie:
– indagine termografica;
– mappature del potenziale elettrico;
– metodo dell’auscultazione, tramite battitura manuale
– misure vibrazionali.

I rilievi vengono effettuati in conformità alle indicazioni fornite nel Capitolato Tecnico allegato al Decreto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (prot. n. 000933 del 10-12-2015).

Controsoffitti ed elementi ancorati a solai e/o controsoffitti

Lo scopo di questa indagine è effettuare una accurata ispezione visiva dei controsoffitti, delle strutture e della superficie di ancoraggio, utilizzando o gli appositi vani di ispezione (se presenti) o smontando piccole porzioni di controsoffitto.

Nello specifico sia per il sistema di pendinatura che per la pannellatura si verifica:
– l’idoneità della tipologia;
– la conformità dell’installazione;
– lo stato di manutenzione.

I rilievi vengono effettuati in conformità alle indicazioni fornite nel Capitolato Tecnico allegato al Decreto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (prot. n. 000933 del 10-12-2015).

Opere d'arte stradali

Lo scopo di questa indagine è verificare lo strato di conservazioni delle opere d’arte stradale quali ad esempio pile, pulvini, travi in cemento armato precompresso a cavi post tesi o pretesi, con riferimento ai quadri fessurativi, ai nidi di ghiaia, alla corrosione delle armature lente ed alle guaine di protezione dei cavi di precompressione.

Monitoraggi

Statici e dinamici

I sistemi di monitoraggio statici e dinamici, con trasferimento dei dati in continuo, servono ad inviare le accelerazioni e gli spostamenti che subisce una struttura (fabbricati, viadotti, silos, ecc.) derivanti da forzanti antropiche (ad esempio traffico, ecc.) e naturali (ad esempio vento, ecc.) e sono composti da trasduttori lineari di spostamento e servo-accelerometri sismici mono, bi e/o tri-assiali, con caratteristiche tecniche opportunamente tarate in funzione delle specifiche progettuali. Possono essere solidarizzati ad ogni livello delle strutture. I segnali analogici, provenienti da tutti gli strumenti di misura installati, sono acquisiti e digitalizzati tramite una centralina di acquisizione caratterizzata da un numero idoneo di canali e fornita di CPU e un modem per linea telefonica di tipo ISDN o GSM. Al fine di garantire il collegamento dati in ogni condizione, il sistema di acquisizione può essere collegato a pannelli solari tramite dei gruppi di continuità.

Quadri fessurativi

Il monitoraggio dei quadri fessurativi serve a valutare la variazione nel tempo dell’apertura delle fessure in modo da determinare l’evoluzione del fenomeno e prevenire condizioni di pericolo. Le letture discrete vengono effettuate tramite un deformometro millesimale digitale ad intervalli di tempo predefiniti. Viene altresì monitorata la temperatura ambiente.

Prove di carico statico

Solai

La prova si esegue per analizzare la corrispondenza tra comportamento teorico e sperimentale dell’elemento per effetto dei carichi di esercizio. Il solaio viene caricato tramite serbatoi in gomma riempiti di acqua. Gli abbassamenti sono registrati tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento o livellazione ottica di precisione.

Sbalzi, scale e travi

Gli elementi vengono caricati tramite serbatoi riempiti di acqua o martinetti oleodinamici o materiale presente in cantiere di peso noto. Gli abbassamenti sono registrati tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento. L’ applicazione di estensimetri rende possibile valutare la deformazione del materiale.

Capriate

Il carico viene applicato ai nodi utilizzando materiale di peso noto. Gli abbassamenti sono registrati tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento. L’applicazione di estensimetri rende possibile valutare la deformazione del materiale. Gli spostamenti nodali e le deformazioni devono essere confrontati con quelli di calcolo.

Impalcati da ponte

Lo scopo della prova è analizzare la corrispondenza tra comportamento teorico e sperimentale dell’elemento per effetto dei carichi di esercizio. Il carico viene applicato tramite autocarri di peso noto. Gli abbassamenti sono registrati tramite livellazione ottica di precisione o comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento.

Pali di fondazione

La prova può essere eseguita o in fase di progetto, su un palo pilota o in corso d’opera, come prova di verifica. La prova su palo pilota determina la resistenza sperimentale del complesso palo-terreno, si esegue su un palo appositamente realizzato e viene spinta fino alla rottura convenzionale. La prova in corso d’opera verifica la corretta esecuzione ed il comportamento sotto i carichi di progetto. Viene spinta fino a 1,5 volte l’azione di progetto utilizzata per le verifiche allo SLE. Il carico viene trasmesso tramite martinetti oleodinamici vincolati ad una zavorra o ad una trave. L’abbassamento della testa del palo è registrato tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento.

Paratie

L’indagine permette di verificare la corretta esecuzione ed il comportamento sotto i carichi di progetto. Il carico viene trasmesso tramite martinetti oleodinamici. La traslazione e la rotazione della testa del palo sono registrate tramite comparatori centesimali o trasduttori lineari di spostamento e livellazione ottica di precisione.

Piastra

La prova si esegue caricando, per incrementi predefiniti e regolari, una piastra rigida e misurando il cedimento corrispondente ad ogni steep di carico, al fine di determinare il modulo di deformazione Md, che è una misura convenzionale della capacità portante dello strato in esame. La prova permette, eseguendo un secondo ciclo di carico, di determinare il grado di costipamento Md/M’d. Per l’esecuzione della prova è necessario un contrasto che può essere realizzato tramite l’asse posteriore di un autocarro, di un rullo compattatore, di una macchina escavatrice o di qualsiasi altro mezzo similare sul cui asse posteriore gravi un carico almeno doppio di quello massimo di prova.

Misure vibrazionali

Calcolo del tiro delle catene reggispinta

Lo sforzo assiale nelle catene reggispinta viene determinato attraverso l’utilizzo di servo-accelerometri sismici. L’analisi spettrale, delle “time history” delle accelerazioni registrate, permette di individuare le frequenze di vibrazione sperimentali. La catena viene modellata come una trave tenso-inflessa, di geometria e massa note, dotata di incastri elastici ad entrambe le estremità.

Solai, volte e impalcati da ponte

L’analisi dei segnali accelerometrici, registrati nel corso della prova tramite l’utilizzo di servo-accelerometri sismici, permette di identificare sperimentalmente le frequenze di vibrazione. La prova oltre a validare/tarare modelli agli elementi finiti si presta, se effettuata prima e dopo, a valutare l’eventuale danno prodotto da un evento sismico o l’efficacia di una tecnica riabilitativa. La prova può essere utilmente utilizzata anche in sede di collaudo.

Edifici

Scopo della prova è determinare sperimentalmente le frequenze di vibrazione attraverso l’analisi spettrale delle “time history” delle accelerazioni registrate da servo-accelerometri sismici. La prova oltre a validare/tarare modelli agli elementi finiti si presta, se effettuata prima e dopo, a valutare l’eventuale danno prodotto da un evento sismico o l’efficacia di una tecnica riabilitativa. La prova può essere utilmente utilizzata anche in sede di collaudo.

Vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo

Lo scopo del monitoraggio è valutare se gli effetti indotti sui manufatti da diverse sorgenti vibrazionali possono costituire una fonte di disturbo, secondo i limiti proposti dalla normativa, con riferimento al benessere fisiologico delle persone esposte. Il monitoraggio è stato condotto in ottemperanza alla norma UNI 9914 – Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo.

Effetti delle vibrazioni sugli edifici

Lo scopo di questo monitoraggio è valutare la pericolosità degli effetti indotti sui manufatti da diverse sorgenti vibrazionali, secondo i limiti proposti dalla normativa, con riferimento alla risposta strutturale ed all’integrità architettonica. Il monitoraggio viene condotto secondo alla norma UNI 9916 – Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici. Gli effetti sono valutati in base ai limiti della norma SN 640312 – Effet des ébranlements sur les constructions, specifica per le vibrazioni provocate nelle costruzioni dallo scoppio di mine, dalle attività di macchine di cantiere e dal traffico su strada e ferroviario.

Cemento armato

Estrazione di carote e prova di rottura a compressione

L’estrazione della carota è effettuata tramite carotatrice elettrica a corona diamantata, privilegiando le parti strutturali meno sollecitate. Preliminarmente, si esegue un’indagine pacometrica per determinare la posizione delle barre di armatura. La resistenza della carota estratta è determinata tramite prova di rottura a compressione centrata.

Misura della profondità di carbonatazione

La profondità di carbonatazione del calcestruzzo è determinata tramite l’utilizzo di una soluzione idroalcolica di fenolftaleina. La carbonatazione determina l’annullamento della passivazione del calcestruzzo e quindi la possibile corrosione delle barre di armatura.

Sclerometrica

La resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito è valutata a partire dalla durezza superficiale tramite la lettura dell’indice di rimbalzo dello sclerometro.

Ultrasonica

La prova determina la resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito a partire dalla velocità di propagazione dell’onda ultrasonica longitudinale. La prova, tramite l’utilizzo di sonde di profondità, si presta anche alla determinazione della profondità delle fessure.

Correlazioni SonReb

Il metodo SonReb (sonic + rebound) correla i risultati delle prove ultrasoniche e sclerometriche.
L’indice di rimbalzo diminuisce all’aumentare del contenuto di umidità ed aumenta con l’età del conglomerato, viceversa, la velocità ultrasonica aumenta con il contenuto di umidità e diminuisce con l’età del calcestruzzo. L’uso delle due metodologie in maniera combinata permette di compensare gli errori inevitabilmente commessi all’impiego separato. La letteratura scientifica fornisce molteplici valori dei coefficienti di correlazione.

Pull-out

Lo scopo della prova è determinare la resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito. La resistenza viene valutata mediante la misurazione della forza necessaria all’estrazione di un inserto metallico. L’estrazione è effettuata tramite un martinetto oleodinamico forato. La forza è rilevata tramite un manometro a memoria di picco.

Penetrometrica con sonda Windsor

La resistenza alla compressione del calcestruzzo in sito viene valutata a partire dalla lunghezza di infissione di una sonda. La sonda viene sparata tramite una pistola con carica a molla e la lunghezza viene misurata tramite un nonio.

Misura della porosità del calcestruzzo

La porosità del calcestruzzo in sito è misurata mediante il metodo di Figg, ossia misurando il tempo necessario affinché una depressione praticata all’interno di un foro eseguito nel calcestruzzo, decresca di una quantità predeterminata. La porosità del calcestruzzo è una delle cause di innesco e propagazione della corrosione delle barre di armature.

Misura della resistività elettrica del calcestruzzo

La resistività (ossia la resistenza al passaggio di corrente elettrica) del calcestruzzo in sito viene misurata mediante un resistivimetro ed è inversamente proporzionale alla velocità di corrosione delle barre di armatura.

Indagine pacometrica

La prova si esegue inducendo, tramite il pacometro, un campo elettromagnetico e rilevando la distorsione nelle linee di forza provocata dalla presenza delle barre di armatura. Con l’indagine pacometrica si determina la posizione e i diametri delle barre di armatura e la profondità del copriferro.

Mappatura del potenziale elettrico delle barre di armatura

Il potenziale elettrico viene determinato mediante un millivoltmetro digitale. Il valore del potenziale è correlabile al livello di corrosione delle barre di armatura.

Muratura

Martinetto piatto singolo

Il test determina la tensione in sito per effetto dei carichi presenti al momento della prova. Il carico viene trasmesso tramite un martinetto piatto e le deformazioni sono registrate tramite un deformometro millesimale.

Martinetto piatto doppio

Lo scopo della prova è quello di determinare il modulo di elasticità secante e la tensione di rottura in sito. Il carico viene trasmesso tramite due martinetti piatti e le deformazioni sono registrate tramite un deformometro millesimale o trasduttori lineari di spostamento.

Sonica

La consistenza della muratura viene valutata attraverso la rilevazione delle velocità dei segnali sonici indotti per trasparenza sul pannello murario. Per ottenere un campione di dati statisticamente significativo, vengono generati impulsi sonici in corrispondenza dei punti di una griglia. La prova si presta ad individuare murature a sacco e/o presenza di diatoni.

Ultrasonica con sonde di profondità

Attraverso la rilevazione delle velocità dei segnali ultrasonici indotti all’interno del pannello murario si individua la consistenza della muratura in specifici punti.

Endoscopia

Con l’indagine endoscopica è possibile ispezionare, in modo puntuale, parti della struttura altrimenti inaccessibili. La strumentazione consente di effettuare rilievi fotografici e/o filmati di cavità, murature a sacco, intercapedini tra i paramenti, etc.

Termografia

La termografia infrarossa è una tecnica di misura non invasiva, per immagini, della temperatura superficiale. La tecnica si presta a rilevare l’umidità, ad identificare gli elementi architettonici nascosti, ad individuare i distacchi negli intonaci, a caratterizzare il materiale dell’edificio e la presenza di difetti o danneggiamenti.

Taglio sui giunti di malta

La prova consiste nell’isolare un mattone o una pietra costituente il pannello murario estraendo i due elementi ad esso adiacenti. In uno dei due vuoti viene inserito un piccolo martinetto che spinge orizzontalmente il blocco in prova fino a provocare la rottura del giunto di malta, mentre nell’altro vuoto viene collocato un comparatore centesimale per monitorare lo scorrimento orizzontale. La prova fornisce la valutazione della tensione tangenziale limite in funzione della tensione normale agente al momento della prova.

Penetrometrica con sonda Windsor

La resistenza alla compressione della malta in sito viene specificata a partire dalla lunghezza di infissione di una sonda. La sonda viene sparata tramite una pistola con carica a molla e la lunghezza viene misurata tramite un nonio.

Malta: analisi chimiche

Si eseguono analisi della concentrazione di solfati solubili in acido con metodo gravimetrico e analisi del contenuto di cloruro solubile in acqua.

Malta: analisi minerologico - petrografiche in MOLP

L’osservazione al microscopio ottico consente l’individuazione delle principali caratteristiche tessiturali e composizionali delle malte. In particolare questo studio permette di determinare:

  • la composizione mineralogico-petrografica dell’aggregato;
  • la granulometria e la forma dell’aggregato;
  • la distribuzione all’interno del legante e l’orientazione dei grani dell’aggregato;
  • la quantità e la tipologia della porosità;
  • il rapporto aggregato/legante.

Legno

Rilievo dei difetti e delle zone degrado

Classificazione in base alle caratteristiche di resistenza

Classificazione in base alla classe di rischio di attacco biologico

Prova resistografica

Scopo della prova è la valutazione qualitativa del degrado di elementi lignei, tramite l’analisi della resistenza opposta alla roto-perforazione di un ago. L’attrezzatura di prova restituisce dei profili resistografici rappresentativi dell’andamento densimetrico del materiale.

Pali di fondazione (PnD)

Ecometrica

La prova consiste nel registrare ed interpretare la propagazione di onde elastiche di compressione, generate a seguito di una eccitazione meccanica, di modesta entità. L’onda di compressione, che nasce a seguito dell’urto di un martello, si propaga verso il basso all’interno del palo e, in assenza di discontinuità, raggiunta la punta viene riflessa e ritorna in testa, dove è captata da un sensore. Il sensore è collegato alla centralina di acquisizione attraverso la quale vengono memorizzati e visualizzati i diagrammi velocità-tempo (riflessogramma). La presenza di variazioni delle dimensioni geometriche e/o delle caratteristiche meccaniche comportano una variazione dell’impedenza meccanica con conseguente parziale riflessione delle onde elastiche.

Cross-hole

Il metodo consiste nel misurare la velocità ultrasonica, parametro correlabile all’omogeneità ed al modulo di elasticità del calcestruzzo. Con tale tecnica di prova si effettuano misure ultrasoniche tra coppie di punti discreti, posti in orizzontale e disposti, con passo costante, lungo tutta la lunghezza del palo. L’apparecchiatura è costituita da due sonde, una trasmittente ed una ricevente, che si spostano all’interno dell’elemento strutturale in tubazioni preinstallati in fase di esecuzione. La restituzione dei dati è rappresentata dalla diagrafia. La presenza di fratture, vuoti, nidi di ghiaia, inclusioni di terreno, variazioni nette di qualità del calcestruzzo, ecc., sono evidenziate da una riduzione della velocità tra l’impulso trasmesso e il segnale ricevuto rispetto a quello registrato in condizioni di integrità del materiale.

Gli strumenti di misura sono tarati con sistema e cadenza conforme al manuale di gestione della qualità.

Le prove vengono eseguite, normalmente, in conformità alle normative di riferimento nazionali o internazionali.